“Energia per tutti: dono gratuito o frutto avvelenato?Aspetti tecnologici, etici e comunicativi”

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Incontro dibattito:Martedì 24 maggio 2011, alle ore 16:00 Aula magna, Facoltà di Scienze della Formazione, via Tigor 22, Trieste
Il recente drammatico incidente alla centrale atomica di Fukushima, avvenuto in seguito ad eventi naturali catastrofici, ha riacceso il dibattito su quali possano essere gli scenari energetici sostenibili per le prossime generazioni.

I gravissimi impatti ambientali e le potenziali conseguenze epidemiologiche a lungo termine sulle popolazioni residenti hanno nuovamente posto in primo piano l’attenzione sull’opportunità di una scelta nucleare per il nostro Paese. La questione sicurezza e la localizzazione dei depositi per le scorie radioattive rappresentano sicuramente i temi nodali che vedono la netta contrapposizione dei sostenitori delle energie rinnovabili.
Il forte impatto paesaggistico ma, soprattutto, le ridotte potenzialità produttive delle fonti alternative per una società sempre più "energivora" sono, invece, i limiti evocati dai sostenitori della tecnologia nucleare.

In questo quadro si propone una giornata di studio sulla situazione energetica attuale e sulle prospettive a medio-lungo termine. In un contesto europeo che vede l’energia nucleare giocare un ruolo di primo piano ma in cui, a seguito dell’incidente di Fukushima, ci sono stati i primi ripensamenti, il Paese si trova nuovamente a riponderare le proprie scelte in materia di nucleare in un momento di forte emotività, analogamente a quanto successo oltre vent’anni fa in occasione dell’incidente nucleare di Chernobyl.

In tal senso si intende esaminare il ruolo che nella società contemporanea il bilancio energetico gioca per assicurare al gruppo umano la sua sopravvivenza e l’influenza che le strutture insediative per la produzione di energia hanno nelle trasformazioni del territorio circostante, cercando di analizzarne benefici e rischi connessi. Verranno posti a confronto esperti di tematiche energetiche, epidemiologiche e socio-comunicative, per avviare una discussione utile a comprendere se non sia giunto il momento per un ripensamento delle strategie energetiche anche a livello globale.

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