L’impresa di Di Risio: assumere in Molise e ridare vita a Termini Imerese

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In questa fase, in cui la crisi economica si fa sentire, soprattutto tra le imprese che operano in una realtà piccola come quella della provincia di Isernia, c’è chi va in controtendenza. È la Dr Automobiles Groupe di Macchia d’Isernia. Nello stabilimento della Dr – che dal 2006 produce automobili – sono previste, infatti, nuove assunzioni. Lo ha assicurato il presidente, Massimo Di Risio, nel commentare anche la recente acquisizione dell’ormai ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, in provincia di Palermo.
In effetti, l’imminente “sbarco in Sicilia” aveva creato qualche preoccupazione tra i dipendenti. Si temeva un ridimensionamento della già piccola struttura molisana (soprattutto se confrontata al colosso siciliano). Invece, Di Risio ha detto l’esatto contrario: lo stabilimento sarà ampliato e saranno creati nuovi posti di lavoro. Già, perché la sua azienda ha intenzione di produrre, a breve, una nuova auto sportiva proprio a Macchia d’Isernia. Non solo: il quartier generale dell’azienda resterà in Molise e resterà in Regione anche il centro di ricerca e sviluppo de vari modelli. Anche in questo caso si prevede un potenziamento, a maggior ragione ora che la Dr Automobiles Groupe si appresta ad affrontare la “scommessa” di Termini Imerese. Si creerà così un asse Sicilia-Molise che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe portare benefici a entrambe le realtà produttive.

L’acquisizione degli impianti che la Fiat lascerà a fine dicembre sembrava un sogno irrealizzabile. Invece, l’ex pilota Massimo Di Risio, un passo alla volta, ha raggiunto il suo obiettivo: prima ha creato una concessionaria con punti vendita in mezza Italia, poi ha deciso di costruirle in proprio le auto e, assemblando componenti provenienti soprattutto dalla Cina, ha realizzato il primo suv italiano. Nel frattempo, ha introdotto un’innovazione nel settore vendite: per un periodo il suv Dr5 è stato venduto negli ipermercati. Ora, la nuova sfida di Termini Imerese.

I numeri possono aiutare a capire quanto sia ambizioso il nuovo traguardo che intende tagliare la Dr Automobiles Groupe: nello stabilimento di Macchia d’Isernia lavorano all’incirca 200 persone, mentre il piano industriale per la fabbrica siciliana prevede l’assunzione diretta di 1300 persone entro il 2016. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a produrre 60 mila vetture l’anno. La determinazione di Di Risio si è vista anche nella trattativa per l’acquisizione dell’area di Termini Imerese, avendo riscosso col tempo prima il sostegno convinto del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, poi dello ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, al punto che entrambi hanno ritenuto credibile la proposta della casa automobilistica molisana e ora si apprestano a dare il via libera definitivo all’accordo di programma, la cui firma è prevista per il mese prossimo.

Già da ottobre lo staff di Di Risio vuole mettersi al lavoro in Sicilia, per fare in modo che già nel mese di giugno del 2012 escano i primi modelli dallo stabilimento di Termini Imerese. Nell’area industriale del palermitano si pensa di cominciare con l’ultima auto progettata a Macchia d’Isernia: la Dr3, una due volumi compatta che permetterà all’azienda molisana di debuttare nel difficile segmento B, uno dei più concorrenziali. Innovazione e prezzi abbordabili le carte che intende giocare Di Risio per conquistarsi la sua fetta di mercato. Sarà creata anche una versione speciale, la T.I. (iniziali di Termini Imerese), proprio per sottolineare l’importanza che riveste lo stabilimento siciliano nei piani del gruppo. In Sicilia saranno prodotti anche gli altri modelli: la Dr5, la Dr2 e la city car Dr1.

La scalata di Di Risio ha sorpreso molti, in Molise. Ma non il presidente della Regione, Michele Iorio, che ha sostenuto le sfide imprenditoriali dell’ex pilota al costo di non poche critiche. Ora, i fatti sembrano dare ragione al governatore, che ha così commentato l’ufficializzazione del via libera all’operazione Termini Imerese. “Di Risio ha dimostrato che la forza delle idee, la voglia di fare e la caparbietà possono premiare un impegno. Un esempio del Molise che vogliamo e che ci piace – ha proseguito Iorio – perché vuole crescere, perché crede in se stesso e perché non ha paura di affrontare e vincere grandi sfide. Come molisano e come uomo del Sud ha dimostrato che in questa parte d’Italia e d’Europa esistono capacità imprenditoriali in grado di inserirsi in mercati complessi e qualificati come quello automobilistico. Tutto questo anche nel corso di una crisi congiunturale che sta investendo gran parte del mondo”.

Da parte sua, Di Risio si è detto orgoglioso del risultato raggiunto, ma con la consapevolezza che la vera partita comincia adesso: “L’orgoglio – ha dichiarato all’Ansa – si accompagna a un grande senso di responsabilità nei confronti in primo luogo delle maestranze e delle loro famiglie, delle istituzioni locali e nazionali che hanno dato fiducia al nostro progetto, dei fornitori e dei partner commerciali che hanno accompagnato la crescita del nostro gruppo fino ad oggi. Termini Imerese – ha concluso – consente a Dr Automobiles Groupe di rafforzare la propria posizione di secondo costruttore italiano di automobili”.

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