Il Consiglio di Amministrazione di Salvatore Ferragamo S.p.A. (MTA: SFER), società a capo del Gruppo Salvatore Ferragamo, uno dei principali operatori mondiali del settore del lusso, riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Ferruccio Ferragamo, ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015, redatta secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS (dati sottoposti a Revisione Limitata). Principali dati Economici Consolidati relativi ai primi sei mesi dell’esercizio 2015
Ricavi consolidati
Al 30 giugno 2015, il Gruppo ha realizzato Ricavi pari a 722 milioni di euro, in aumento del 10% a tassi di cambio correnti (inclusivi dell’effetto hedging negativo per 23 milioni di euro), rispetto ai 659 milioni di euro registrati nei primi sei mesi dell’esercizio 2014. A cambi costanti[2] la crescita dei Ricavi è stata pari al 2%.
Il secondo trimestre 2015 ha riportato un andamento analogo ai primi tre mesi dell’anno, sia a cambi correnti che a cambi costanti: i Ricavi sono passati da 360 milioni di euro a 395 milioni di euro, con una crescita, rispetto all’analogo periodo del 2014, pari a 10% al cambi correnti (inclusivi dell’effetto hedging negativo per 15 milioni di euro) e al 2% a cambi costanti2.
Ricavi per area geografica[3]
L’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di Ricavi per il Gruppo, in crescita del 7% (-4% a tassi di cambio costanti), rispetto al primo semestre 2014. In particolare i negozi diretti in Cina hanno registrato nel corso dei primi sei mesi dell’anno un incremento delle vendite del 17% (+3% a tassi di cambio costanti), mentre Hong Kong e Macao hanno mostrato un ulteriore deterioramento nel corso del secondo trimestre.
L’area Europa ha registrato, nel corso dei primi sei mesi del 2015, un incremento dei Ricavi del 8% (+6% a tassi di cambio costanti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’accelerazione nel secondo trimestre (+13%). Il canale retail ha confermato la crescita a doppia cifra (peraltro in ulteriore aumento nel secondo trimestre), mentre il business wholesale, penalizzato dalle tensioni internazionali, in particolare in Europa dell’Est e in Grecia, ha registrato, nei primi sei mesi dell’anno, Ricavi stabili (in aumento nel secondo trimestre).
L’area del Nord America ha registrato, nel corso dei primi sei mesi del 2015, un aumento dei Ricavi pari al 16% (+3% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2014, con un’accelerazione nel secondo trimestre (+4% a tassi di cambio costanti), nonostante la difficile base di confronto (+12% a tassi di cambio costanti nel secondo trimestre 2014) e la chiusura temporanea per rinnovo del negozio di Rodeo Drive a Los Angeles.
Il mercato giapponese, nei primi sei mesi del 2015, ha registrato un incremento dei Ricavi del 8% (+11% a tassi di cambio costanti). Nel solo secondo trimestre i Ricavi sono aumentati del 12% (+18% a tassi di cambio costanti).
L’area del Centro e Sud America ha continuato la sua crescita a doppia cifra, registrando, nel corso dei primi sei mesi del 2015, una crescita del 18% (+12% a tassi di cambio costanti). Nel solo secondo trimestre i Ricavi sono aumentati del 10% (+7% a tassi di cambio costanti), nonostante la difficile base di confronto (+29% a tassi di cambio costanti nel secondo trimestre 2014).
Ricavi per canale distributivo4
Al 30 giugno 2015, il canale distributivo Retail del Gruppo poteva contare su 380 punti vendita diretti (DOS), mentre il canale Wholesale e Travel Retail su 267 punti vendita monomarca operati da terzi (TPOS), nonchè sulla presenza nei principali Department Store e Specialty Store multimarca di alto livello.
Il canale distributivo Retail ha registrato, al 30 giugno 2015, Ricavi consolidati in aumento di oltre 11% (+3% a tassi di cambio costanti), con un andamento sostanzialmente stabile a tassi e perimetro costanti (like-for-like), rispetto allo stesso periodo del 2014.
Il canale Wholesale, seppur penalizzato dalla difficile base di confronto (+12% a tassi di cambio costanti nei primi sei mesi del 2014) e dal perdurare delle tensioni internazionali in Europa dell’Est e in Grecia, ha registrato, nel primo semestre 2015, Ricavi in aumento del 6% (stabili a tassi di cambio costanti).
Ricavi per categoria merceologica[4]
Tra le categorie di prodotto, in particolare si segnala il costante aumento delle borse ed accessori in pelle, che hanno riportato, nei primi sei mesi del 2015, un incremento dei Ricavi del 16%, mentre l’andamento dei profumi (-5%) è stato penalizzato, oltre che dalla difficile situazione nell’Europa dell’Est, anche da un calendario di consegne differente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Margine Lordo
Il Margine Lordo dei primi sei mesi del 2015 è stato pari a 475 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al 30 giugno 2014. L’incidenza sul fatturato aumenta di 300 punti base, passando da 62,8% a 65,8%, nonostante la penalizzazione dell’hedging pari a 23 milioni di euro. Nel solo secondo trimestre il Margine Lordo è pari a 264 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato in aumento di 270 punti base, pari al 66,7%, rispetto al 64,0% dell’analogo periodo del 2014, nonostante la penalizzazione dell’hedging pari a 15 milioni di euro.
Costi Operativi
I Costi Operativi, nei primi sei mesi del 2015, hanno registrato un incremento del 16% (+5% a cambi costanti), portandosi a 340 milioni di euro con un’incidenza sui Ricavi pari a 47,0% da 44,5% dei primi sei mesi del 2014.
Risultato Operativo Lordo (EBITDA[5])
Il Risultato Operativo Lordo (EBITDA) è aumentato del 15%, passando dai 143 milioni di euro dei primi sei mesi del 2014, a 165 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sui Ricavi del 22,8%, in significativo aumento rispetto al 21,7% dello stesso periodo del 2014. Nel solo secondo trimestre l’EBITDA è stato pari a 104 milioni di euro, migliorando ulteriormente la sua incidenza sui Ricavi che passa da 25,1%, dell’analogo periodo dell’anno precedente, a 26,2%.
Risultato Operativo (EBIT)
Il Risultato Operativo (EBIT), in riferimento ai primi sei mesi dell’anno, è passato da 121 milioni di euro a 136 milioni di euro (+12%) e la sua incidenza percentuale sui Ricavi dal 18,3% al 18,8%. Nel solo secondo trimestre 2015 l’EBIT è stato pari a 89 milioni di euro, aumentando la sua incidenza sui Ricavi a 22,4%, rispetto a 21,9% dell’analogo periodo dell’anno precedente.
Risultato prima delle imposte
Il Risultato prima delle imposte, nei primi sei mesi dell’anno, è passato da 118 milioni di euro del primo semestre 2014 a 130 milioni di euro (+10%), registrando un’incidenza percentuale sui Ricavi del 18,0% da 17,9%.
Utile Netto del Periodo
L’Utile Netto del Periodo, inclusivo del risultato di terzi per 2 milioni di euro, ammonta a 90 milioni di euro, segnando un incremento del 10%.
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pertanto di 88 milioni di euro rispetto ai 78 milioni di euro, registrati nei primi sei mesi del 2014, segnando un incremento del 13%.
Dati Patrimoniali relativi ai primi sei mesi dell’esercizio 2015
Capitale Circolante Netto[6]
Il capitale circolante netto, al 30 giugno 2015, è aumentato meno dei Ricavi, passando dai 301 milioni di euro del 30 giugno 2014 a 323 milioni di euro (+7%). In particolare le giacenze di Magazzino sono aumentate di solo 1%.
Investimenti
Gli Investimenti, al 30 giugno 2015, ammontano a 30 milioni di euro, rispetto ai 34 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, flessione giustificata dal fatto che la maggior parte degli investimenti avverrà nella seconda parte dell’anno.
Indebitamento Finanziario Netto
L’Indebitamento Finanziario Netto si è ridotto passando da 114 milioni di euro al 30 giugno 2014, a 98 milioni di euro al 30 giugno 2015. Si segnala, in particolare ,la significativa generazione di cassa che, nel corso dei primi sei mesi del 2015, ha visto un flusso di cassa operativo pari a 63 milioni di euro, rispetto ai 24 milioni di euro dello stesso periodo del 2014.