“L’intesa sottoscritta costituisce un
fattore fondamentale per lo sviluppo del Porto di Trieste e,
parallelamente, delle attività logistiche e manifatturiere, in
una moderna visione che vede il regime di punto franco esteso
anche ad aree retro portuali. Una straordinaria opportunità che
consentirà una prima lavorazione industriale secondo le più
favorevoli norme e consuetudini vigenti in tutti i porti franchi
del mondo”.
Questo il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture,
Graziano Pizzimenti, all’accordo sottoscritto a Trieste per
lo spostamento del regime giuridico internazionale di punto
franco dal Porto vecchio di Trieste ad un’area industriale del
Comune di San Dorligo della Valle, di proprietà di Interporto
spa, adiacente allo stabilimento di Wartsila Italia. Un’area
caratterizzata da grandi spazi, con magazzini per 75 mila metri
quadri, e un facile accesso stradale e ferroviario.
Oltre che da Pizzimenti, presente per delega del governatore
Massimiliano Fedriga, il documento è stato siglato dal presidente
dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico orientale, Zeno
D’Agostino, dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, dal primo
cittadino di San Dorligo della Valle – Dolina, Sandy Klun, dal
commissario del Governo in Friuli Venezia Giulia, Annapaola
Porzio, e dal vicepresidente del Consorzio di sviluppo economico
locale dell’Area Giuliana, Sandra Primiceri. Erano presenti anche
il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio
Paoletti, e il presidente di Interporto, Giacomo Borruso.
L’accordo è reso possibile, in particolare, dalla legge 190 del
2014, la quale prevede che “il presidente dell’Autorità di
sistema portuale, d’intesa con le istituzioni competenti, adotta
i provvedimenti necessari per spostare il regime giuridico di
Punto Franco ad altre zone, funzionalmente e logisticamente
legate alle attività portuali”.
Passaggio fondamentale in questo percorso l’atto di Interporto
Trieste dello scorso 11 gennaio, richiamato nell’intesa
sottoscritta oggi, con cui la spa coerentemente con la sua
funzione retro portuale, ha acconsentito a vincolare le aree di
proprietà al regime giuridico internazionale di punto franco.
“Ora ci aspettiamo – ribadisce Pizzimenti – che questo accordo,
frutto di una preziosa sinergia tra istituzioni, possa alimentare
crescita e sviluppo, favorendo l’insediamento di nuove aziende e
quindi l’occupazione. Facendo leva anche sulla importante
collaborazione che le nostre imprese hanno, dentro e fuori il
porto di Trieste, anche con AREA Science Park, in termini di
innovazione e trasferimenti di conoscenze di cui
industrializzazione avanzata e logistica necessitano. Il tutto
nella prospettiva della nuova Via della Seta marittima in cui
Trieste potrà avere un ruolo chiave”.
“Un ruolo che l’Amministrazione regionale non mancherà di
assecondare”, ha concluso, esprimendo soddisfazione per
un’operazione il cui iter è stata portato a termine in un solo
anno.